Grazie di tutto! È stata una bellissima esperienza, torneremo la prossima settimana, teneteci un posticino... è il lietissimo finale della nostra avventura. E adesso, probabilmente, vorrete sapere che cosa sta, nel mezzo di questa brumosa
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avventura. Nel mezzo c'è l'Antica Osteria Lungoladda, che ci ha fatto provare eterna gratitudine nei confronti della buona stella (o dovremo dire buona nebbia), che ci ha guidati fino lì. E ci sono Anna Granata, suo marito Domenico Scolari, e i figli Stefano e Alessandro. E poi c'è una tanto buona, tanto genuina, tanto abbondante, in un ambiente tanto familiare, tanto piacevole da far tornare il buon umore. Abbiamo
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cominciato con un "antipasto di salumi al tagliere serviti con verdure miste in agrodolce": le sottili fettine si scioglieva-no docilmente al solo contatto con il palato, cancellando i ricordi della tensione precedente. Poi, è stata la volta del "rotolo lodigiano" seguito da "pasta e fagioli con le cotiche" e dall'assaggio di altri due primi, il risotto al provolone e Raspadüra e i fagottini al prosciutto e salsiccia: squisitezze da far sciogliere il cuore. Per
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continuare con un po' di pollo, un assaggio di lumache, un "giro" di anguilla, e un pezzettino di merluzzo fritto (curiosa questa variante marinaresca da assaporare sulle rive del fiume Adda!). E per finire, un assalto alla torta "tortionata" (quasi uno scioglilingua), con qualche baffo di crema al Marsala.
Insomma, siamo entrati un po' sconfortati e siamo usciti assolutamente deliziati. Anna ci ha raccontato di essere rimasta letteralmente "rapita" proprio da queste nebbie e da questa natura ancora selvaggia. Quattordici anni fa, ha fatto i bagagli (mettendo nel "baule" anche marito e ragazzi) e si è lasciata alle spalle la frenesia di Milano per realizzare il suo sogno: vivere sulla riva del fiume.
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E scrutando a fondo nei suoi occhi azzurrissimi non è possibile trovare traccia di rimpianto. Amore per la buona tavola, amore per la famiglia, amore per gli animali (nel verde che circonda il ristorante ci sono asinelli, pony, pecore, anatre, piccoli camosci e.. .), e soprattutto, amore per i clienti che vengono trattati con una cordialità e una gentilezza straordinarie. "Non a caso," ci spiega Domenico, "abbiamo clienti che vengono
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da anni a mangiare qui!". E non a caso, aggiungiamo noi, i due hanno inaugurato altre due osterie (Cascina Lorenza e Antica Osteria del Cerreto) più grandi e adatte a ospitare cerimonie e banchetti. Noi, dopo "quel" fortuito - e fortunato - incontro, siamo entrati nella lista degli "affezionati" e le nostre prenotazioni si rinnovano quasi in automatico. Ogni volta, la famiglia Granata (nei paraggi li conoscono con il cognome di Anna!) ci accoglie con piatti succulenti (quando abbiamo provato a chiedere "il piatto della casa", li abbiamo messi davvero in imbarazzo! "Veramente, sono tutte nostre specialità! Difficile dire quale sia più specialità dell'altra..." ha concluso Anna titubante, allargando le braccia e chiudendosi un po' nelle spalle). Tante specialità che, tra 1'altro, tra ottobre
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e novembre, sono state servite sulle tavole dell'osteria, durante la XII Rassegna Gastronomica del Lodigiano (a lato scoprirete tutto su questa golosa iniziativa). Sono già dieci anni che "i Granata" presenziano a questa manifestazione, proponendo ogni anno tante golose novità. Vi consigliamo di non perdere l’appuntamento per l’anno venturo.
Ora non ci resta che augurarvi di perdervi nella nebbia! Anche se, adesso, con indirizzo e numero di telefono, potete saltare "l’antipasto" di suspence e buttarvi direttamente sulle portate. E se invece volete cucinare...
da: la CUCINA di CASAMIA
Testo di Raffaella Ceragioli
Foto di Paolo Pizzetti e Luci & Immagini
(Ha collaborato Laura Gennari)
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